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La respirazione corretta nello sport di situazione

Esiste una respirazione corretta da utilizzare durante la pratica di uno sport di situazione? Sicuramente non esiste una tecnica precisa uguale per tutti. Esistono però dei modi di respirare migliori di altri. Lo stile naturale spontaneo.

Se sei uno sportivo ti sarà capitato almeno una volta nella vita di sperimentare il cosiddetto stato di flusso. Quel particolare stato in cui l’azione che stavi compiendo era semplicemente perfetta, efficace, potente e rilassata allo stesso tempo. Nessuna fatica particolare e l’intuizione in anticipo che sarebbe riuscita. Una sensazione di fluidità e grande forza, molto bella e molto normale allo stesso tempo. Se non ti è mai capitato durante la pratica di uno sport ti sarà sicuramente capitata giocando da piccolo.

Ecco, se osserviamo come respiriamo in quei momenti non vengono fuori schemi particolari riferibili a qualche tecnica. Del resto le variabili sono talmente tante che è impossibile calcolarle tutte. Oltre a questo le variabili cambiano continuamente e quindi anche trovando uno schema “corretto” dopo neanche un secondo potrebbe non valere più.

Notiamo invece un respiro molto malleabile, mutabile, che si adatta ad ogni attimo nel modo migliore. Solitamente non ci sono inspirazioni o espirazioni forzate e nemmeno respiri lunghi e profondi. Ci sono continui e automatici cambiamenti che risultano comunque tutti coerenti e continui data l’assenza di particolari blocchi della glottide e apnee.

Come si fa a trovare la respirazione corretta in uno sport di situazione

McArdle scrive che:

«Le regolazioni ventilatorie si verificano inconsciamente; ogni individuo sviluppa uno “stile” di respirazione fondendo la frequenza respiratoria e la capacità vitale. I tentativi coscienti di modificare la respirazione durante le attività fisiche non avvantaggiano le prestazioni dell’esercizio. Nella maggior parte dei casi, la manipolazione cosciente della respirazione riduce le regolazioni ventilatorie squisitamente regolate per l’esercizio. Ogni individuo dovrebbe respirare nel modo che sembra più naturale.»

E come si fa a trovare questo stile naturale? Per lo più non si cerca. Si fa in modo che arrivi da sé.

Ci sono alcune situazioni che aiutano (non tutte indispensabili e uguali per tutti). Ad esempio:

  • avere una buona padronanza della motricità di base
  • essere in situazioni particolarmente stimolanti, ma non ansiogene
  • divertirsi, giocare per il gusto di farlo e/o sentirsi liberi di provare senza paura di sbagliare
  • non avere particolari dolori e limitazioni fisiche
  • compiere gesti che hanno attinenza con movimenti naturali

Il nostro programma di potenziamento atletico e respiratorio per sportivi ha come obiettivo quello di fare in modo che si raggiunga una tale competenza motoria e predisposizione mentale per cui il respiro si esprime istintivamente nel modo migliore. Ciò che abbiamo verificato nell’esperienza è che potenzialmente è possibile per tutti a tutti i livelli.

Se vuoi scoprire di più guarda qui.

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