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Fatica a respirare a causa dell’ansia. Cosa fare?

Fatica a respirare: può essere ansia? Questa domanda ci viene fatta spesso. A volte il dubbio sorge perché non si crede possibile che l’ansia possa generare così tanto malessere altre volte perché si spera fino alla fine che sia qualcosa di più facile da affrontare, altre ancora non ci si rende conto di averla.

Fare fatica a respirare è una condizione che può essere presente per molte ragioni: da un effetto dell’ansia a un sintomo di una particolare patologia, dal semplice essere fuori forma alle pressioni e resistenze dovute all’obesità.

Quando tutti gli esami sono negativi e non esiste una particolare ragione fisica arriva il verdetto: “lei non ha niente, è solo ansia”.

Di fronte a questa diagnosi si possono avere varie reazioni. Non è raro che una di queste sia il disorientamento e un aumento della preoccupazione, che se si è ansiosi è come per un celiaco mangiarsi una pizza.

L’esclamazione è curiosa per due ragioni:

  1. “avere l’ansia” non è non avere niente, è “avere l’ansia”.
  2. uno stato ansioso di un certo livello non è “solo” ansia. E’ una condizione che può essere invalidante e che può crescere nel tempo.

Gli effetti dell’ansia sul respiro e sul fisico

Tra le sensazioni fisiche tipiche dell’ansia troviamo palpitazioni, respiro corto, peso al petto e/o sensazione di morsa al torace o alla gola.

Abbiamo infatti alcuni meccanismi che ci preparano per qualcosa che deve ancora succedere. Tipico è l’effetto attivante di fronte ad un pericolo. Il battito del cuore e il respiro aumentano prima di iniziare a correre. Sono reazioni fisiologiche che in una situazione di pericolo sono un salvavita.

Più in generale, il nostro sistema gestisce le emozioni con quello che viene chiamato Behavioural Breathing, un modo di respirare deciso dal sistema limbico che risponde ad esigenze emotive invece che metaboliche. Puoi essere a riposo e avere bisogno di poca aria o conoscere tutte le tecniche respiratorie al mondo, ma se si attiva prevale su tutto.

Nel momento in cui si vivono numerosi momenti di angoscia o preoccupazione nell’arco della giornata possono subentrare alcuni problemi.

Tipicamente il respiro si fa più corto e veloce (anche senza accorgersene) e questo provoca una serie di cambiamenti fisiologici. Ad esempio rigidità muscolare dovuta ad alterazione dei livelli di calcio e magnesio nel sangue, affaticamento precoce, stanchezza e difficoltà di concentrazione.

Se questa condizione è prolungata nel tempo e frequente ecco che ci si ritrova succubi di sensazioni costanti come l’incapacità di completare un respiro, continui sbadigli e sospiri, oppressione toracica e in generale una condizione che limita ogni aspetto della vita.

Fai fatica a respirare ma ti dicono “lei non ha niente, è solo ansia”.

Riceviamo molte mail in cui ci viene riferito come in seguito a questa constatazione vengano prescritti ansiolitici. Tantissime persone ci riferiscono di non avere benefici da questa soluzione e alcuni ci parlano anche di aver incontrato un peggioramento.

Attenzione alla trappola. “Mi hanno detto essere ansia ma prendendo gli ansiolitici non mi è passato quindi non è ansia.”

Non è proprio così.

Il nostro consiglio è di non delegare la soluzione di un disagio così importante all’assunzione di un farmaco, ma di considerare un approccio più completo.

Ecco allora come si può riformulare: “Gli esami ci confermano non essere presenti particolari patologie respiratorie. E’ quindi possibile che i sintomi siano effetto di una condizione di ansia. Le consiglio di affrontare il disagio non solo farmacologicamente.”

Così cambia qualcosa?

Quando avere l’ansia è peggio di una malattia

A volte notiamo come, per alcune persone, pensare di far fatica a respirare a causa dell’ansia sia un fardello più grande dell’avere una patologia.

Inquadrare una patologia di solito vuol dire avere una cura e magari è sufficiente assumere un farmaco. Tutto sommato non è particolarmente impegnativo.

In questo caso invece il percorso da intraprendere è più vago, non si sa bene da dove iniziare e si hanno dubbi su dove si andrà a parare.

Se ad una patologia corrisponde una cura farmacologica ad uno stato ansioso cosa corrisponde?

Ecco che potrebbero subentrare domande, paure, obiezioni o resistenze. Dalla preoccupazione di non sapere come scegliere lo psicologo alla paura di quello che si dovrà affrontare. Dall’idea che serva a chi è “malato di mente” alla certezza di non averne bisogno.

Purtroppo capita che timori o pregiudizi precludano una buona opportunità per stare meglio.

Cosa puoi fare se fai fatica a respirare a causa dell’ansia

Negli anni abbiamo affinato un percorso specifico di esercizi fisici per chi fa fatica a respirare a causa dell’ansia.

Da svolgere integrato con la psicoterapia abbiamo creato un percorso motorio che serve a generare uno stato di maggior tranquillità, attivare una serie di risorse per cui i livelli di ansia si abbassano e ripristinare velocemente un buon respiro.

Le due cose insieme sono risultate essere un rimedio molto efficace.

Puoi scriverci a info@laboratoriodelrespiro.it per qualsiasi dubbio o informazione. Oppure compila il form qui sotto

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