Sempre di più una buona parte della vita si svolge sui social network. Per lo più viviamo questo mondo in modo passivo, ovvero reagiamo a ciò che ci troviamo davanti. Oltre ai contenuti che troviamo, alcuni meccanismi alla base dei social (es. controllo) ci provocano stati d’ansia.
Recentemente è stata diffusa la notizia di un ragazzo asmatico le cui crisi respiratorie erano scatenate da Facebook, o meglio, dall’ansia che provava passando del tempo sul social network. Il professor Gennaro D’Amato, illustre pneumo-allergologo, ha infatti notato che gli attacchi si presentavano proprio in seguito all’esposizione al forte stress del social, individuando nell’ansia e nell’iperventilazione l’inizio dell’ostruzione bronchiale.
In termini più generali abbiamo già affrontato in altre occasioni gli argomenti dello stress (qui) e dei danni dei social network (qui) in relazione a come questi modificano il modo di respirare.
Non si tratta, ovviamente, di demonizzare i social. E’ opportuno però rendersi conto che questi strumenti spesso non sono gestibili opportunamente, il limite della dipendenza è molto prima di ciò che sembra e che non ne conosciamo tutti gli effetti nel breve e lungo termine.
L’esempio della situazione di questo ragazzo è utile per fare delle riflessioni. Ci piacerebbe quindi che anche tu possa e voglia riflettere su questo argomento rispondendo in modo davvero sincero alle seguenti domande.
L’immobilità a cui ci costringono i social non fa bene all’ansia (e alle emozioni in generale)
- Quanto tempo passi fermo a fissare uno schermo in media ogni giorno?
- Quanto cammini, ti alleni o in generale ti muovi (non in auto ovviamente) al giorno?
Stare seduti a lungo al pc o al telefono, anche se non vogliamo, non è naturale e influenza negativamente il movimento del diaframma e crea uno stato di immobilità generando tensione in tutto il corpo.
La respirazione diventa più toracica e veloce e possono essere presenti numerose apnee senza rendersene conto. Questa condizione non ci predispone bene ad affrontare le emozioni.
Social, emozioni e respiro
- Ti sei mai chiesto perché le persone sui social hanno così spesso comportamenti aggressivi?
- Hai mai osservato il tuo stato interiore, il tuo respiro e la tua tensione muscolare quando partecipi ad una discussione su facebook?
Nei social si innescano dinamiche psicologiche ed emotive particolari, l’immagine di sè è compromessa e si è esposti continuamente a stimoli stressanti e input di ogni tipo. Le risposte emotive in un minuto diventano tantissime. Si passa da un video divertente ad un allarme planetario, dalla foto che ci provoca invidia a qualche aforisma sull’amore universale. Passare così velocemente senza elaborare un minimo ha un prezzo da pagare.
Focus e concentrazione
- Hai notato un peggioramento nella tua capacità di concentrazione?
- Riesci a leggere un libro come una volta?
- Riesci a concentrarti su una cosa per più di 5-10 minuti?
- Secondo te cosa cambia nel tuo stato fisico ed emotivo tra leggere un libro o fare una passeggiata e passare del tempo su un social network?
La velocità degli stimoli nello scorrere una bacheca facebook sono impressionanti. Per molte persone abitudini come questa compromettono la capacità di attenzione e di focalizzazione. Il risultato può essere un respiro più veloce e affannoso, la base perfetta per l’ansia.
Qualità del sonno e inizio della giornata
- A che ora guardi per l’ultima volta il pc o lo smartphone la sera?
- Dopo quanto tempo che ti svegli accendi il telefono?
Addormentarsi avendo fissato come ultima cosa uno schermo peggiora la qualità del sonno e questo accade anche in chi non se ne accorge. Svegliarsi la mattina e come prima cosa guardare lo smartphone attiva il corpo e la mente in modo disfunzionale sottoponendoci immediatamente agli input stressanti di cui parlavamo qualche riga più su. Il livello di attivazione che produce non è ottimale per questi due momenti importanti della giornata e ne potremmo pagare il prezzo per tutta la giornata.
Speriamo che queste osservazioni possano esserti state utili.
Se hai dubbi o domande non esitare a contattarci a info@laboratoriodelrespiro.it