Le modalità di allattamento influiscono sullo sviluppo della respirazione del bambino. L’allattamento al seno stimola la formazione di corretti modelli respiratori, mentre biberon e abuso di suzione non nutritiva predispongono ad alterazioni respiratorie.
Per quasi tutta la nostra storia evolutiva il cucciolo di essere umano è stato cresciuto con l’allattamento al seno. Come per ogni mammifero, questa modalità è quella prevista dalla nostra natura e ci ha permesso di arrivare fino ad oggi.
Poi, ad un certo punto, è cambiato qualcosa: si è deciso di intervenire in questo processo e modificarlo. Già qualche millennio fa qualcuno aveva messo in discussione l’allattamento con teorie fantasiose. Più recentemente, a causa di generali mutamenti dello stile di vita e delle modalità del parto, di cambiamenti dei valori morali, di informazioni sbagliate e in alcuni casi anche di dinamiche commerciali, si è progressivamente smesso di allattare al seno.
Alcune madri, a malincuore, non allattano perché non ne hanno la possibilità, altre non lo fanno per una scelta volontaria. Purtroppo a volte manca proprio l’informazione da parte degli specialisti che sottovalutano la questione.
Fortunatamente, grazie anche a evidenze scientifiche, negli ultimi anni si sta iniziando a correggere questa dinamica.
Reintrodurre l’abitudine all’allattamento al seno porta numerosi benefici al bambino, tra i quali anche lo sviluppo di una corretta respirazione.
Quando un bambino inizia a respirare
Al momento della nascita l’aria penetra per la prima volta all’interno dei polmoni del neonato e li gonfia. Inizia la circolazione polmonare, il diaframma comincia a muoversi e il torace si espande.
Il neonato però ne ha ancora di strada da fare.
E’ tutto predisposto perfettamente come natura vuole. Ogni bambino nasce con una serie di caratteristiche e competenze con cui iniziare ad affrontare la vita. Ma non è definitivo: è tutto in evoluzione, comprese le modalità respiratorie.
Tra le prime cose che il neonato si aspetta appena viene alla luce è di essere allattato al seno (come tutti i mammiferi).
Si è preparato per questo. Dentro la pancia della madre, per qualche mese, si è esercitato in alcuni movimenti che gli servono a cercare il capezzolo e a nutrirsi.
Quando giunge il momento, perchè il nutrimento avvenga, devono funzionare i meccanismi della suzione dal seno, i quali richiedono un ritmo e una coordinazione efficace di aspirazione, deglutizione e respirazione. Il neonato deve mantenere le labbra sigillate e la lingua in una posizione corretta.
Attraverso l’esplorazione di questi movimenti, della loro ripetizione e degli adattamenti che ne conseguono, oltre a nutrirsi, è in grado di definire un modello corretto di respirazione.
E’ stato dimostrato che i bambini allattati al seno per almeno un mese sviluppano di meno una respirazione orale e, se la durata aumenta, diminuisce ancora di più il rischio.
Altri effetti dell’allattamento al seno sulla respirazione
La nutrizione al seno ha altri vantaggi che influiscono sulla respirazione.
1.La protezione nutrizionale e immunologica fornita dal latte umano previene o riduce il rischio di infezioni respiratorie, ulteriori cause di alterazioni respiratorie (ad es. asma);
2. Il contatto epidermico tra madre e bambino influisce sui loro stati interiori. soprattutto all’inizio ne hanno entrambi molto bisogno. Un bambino più calmo e che si sente al sicuro ha una respirazione più rilassata.
Allattamento artificiale e respirazione
Il seno umano è strutturato per reagire all’attività di suzione del neonato. L’elasticità del capezzolo permette a questo di adattarsi alla forma, dimensione e posizione della bocca del bambino.
Il biberon ha una forma e una consistenza diversa dal capezzolo. Anche l’intensità con cui esce il latte è differente.
Una differenza importante sta nella frequenza della deglutizione che, essendo più alta nell’allattamento artificiale, costringe il bambino a maggiori interruzioni respiratorie.
Questo ha conseguenze sulla saturazione di ossigeno. I bambini allattati al seno hanno una saturazione di ossigeno più elevato rispetto ai bambini allattati artificialmente.
Altra conseguenza di una deglutizione più frequentemente è la possibilità di accumulare aria nello stomaco, con conseguenti disturbi gastrici post-alimentazione.
Andando poi ad esaminare l’aspetto motorio possiamo facilmente immaginare che se cambia l’ambiente, il movimento e lo stimolo, i risultati saranno diversi. Nella fisiologia non esiste il “si ok, ma è quasi uguale”.
Durante la suzione da un biberon lo sforzo che deve fare il bambino è più intenso e deve ricorrere ad una serie di strategie che gli consentano di riuscire. Muscoli del collo più tesi, tempi di apnea più frequenti, compensazioni per gestire la discesa del liquido e movimento ridotto della lingua. Questo genera l’apprendimento e la ripetizione di un movimento non ritmico e non ben coordinato, una alterazione nello sviluppo dei tessuti e la strutturazione di schemi respiratori meno funzionali.
Suzione non nutritiva: ciucci e altri surrogati
L’attività del succhiare senza i fini del nutrimento modifica la dinamica del movimento. Fare finta non è come fare, esattamente come in tutte le cose. Una delle differenze è la mancanza della stimolazione del recettore laringeo e della deglutizione ripetuta che invece si verifica durante la suzione nutritiva.
Anche la respirazione viene alterata durante la suzione non nutritiva. E’ stata osservata un’espirazione più breve e un minor utilizzo di aria.
Quando un bambino ha frequentemente queste abitudini sono favorite le malocclusioni e aumentano le probabilità di sviluppare un modello di respirazione orale.
Si può recuperare?
Respirazione e suzione sono due azioni del tutto naturale per le quali siamo programmati come tutti gli altri. Il fatto che poi, durante la vita, non abbiamo avuto la possibilità di eseguirli al meglio, non vuol dire che si possano recuperare.
La nostra esperienza è che, a prescindere dalla causa, nella maggior parte dei casi è possibile ripristinare un buon respiro. Quindi, anche in questo caso.
E’ anche possibile recuperare lo schema di una buona suzione.
Se desideri maggiori informazioni sul nostro percorso di Rieducazione Respiratoria contattaci a info@laboratoriodelrespiro.it o al 3923055363.
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